A Milano, non lontano dal centro, il meglio dell’architettura internazionale incontra la sostenibilità ed il massimo della qualità della vita nel quartiere CityLife, considerato il "polmone verde" della metropoli lombarda.
Tre grattacieli con funzione direzionale, un nucleo di edifici residenziali, un centro commerciale e un’area verde tra le più vaste di Milano occupano oggi gli spazi di CityLife, nato come progetto di riqualificazione dell’ex Fiera nel quartiere Portello, a Nord Est di Milano, coprendo un’area di 36mila metri quadrati.
Il complesso residenziale di CityLife, progettato dalle archistar Zaha Hadid e Daniel Libeskind, è ormai sinonimo del nuovo lusso milanese e non è un segreto che molte personalità dello sport, dello spettacolo e del design siano di casa proprio qui. "Inizialmente, i milanesi non hanno avuto piena fiducia nel progetto. Era difficile per i cittadini immaginare come sarebbe diventata questa vecchia area della città una volta completati i lavori", spiega Marco Beccati, Direttore Tecnico di CityLife, a capo del progetto per nove anni. "Oggi, il nostro quartiere si è affermato come luogo di vita, di lavoro e area di svago, dove i cittadini possono rilassarsi nel grande parco o fare shopping nel centro commerciale."
Nel 2010 Schindler ha vinto il contratto per la fornitura degli ascensori all’interno sia dei 7 edifici residenziali progettati da Zaha Hadid, dalle particolari linee curve e ampi balconi arrotondati, sia degli 8 edifici firmati da Daniel Libeskind, dagli esterni asimmetrici e angolari.
Il profilo delle tre torri progettate dagli architetti Daniel Libeskind, Zaha Hadid, e Arata Isozaki spicca anche in lontananza e i milanesi non si sono risparmiati nel rinominare i tre grattacieli in base alle loro forme così singolari: Il Curvo (Torre Libeskind), Lo Storto (Torre Hadid) e Il Dritto (Torre Isozaki). Due delle tre torri, che raggiungono altezze tra i 170 e 220 metri, sono già occupate, mentre la Torre Libeskind è ancora in fase di ultimazione ed ospiterà la sede italiana di PwC.
CityLife ha portato linfa nuova al profilo urbano della città. Il quartiere è diventato il "polmone verde" di Milano grazie al suo parco, il secondo più grande della città, con 5 Km di pista ciclabile. Il quartiere è anche servito da una linea della metropolitana, con una fermata direttamente nel cuore dell’area, e si stima che almeno il 70% delle persone che lavorano all’interno dei grattacieli raggiungano quotidianamente l’ufficio tramite i mezzi pubblici.
Il capo dei montaggi Fabio Porta ha supervisionato l’installazione di tutti gli ascensori Schindler di CityLife e va particolarmente fiero del lavoro svolto. Nonostante i suoi 18 anni di esperienza in Schindler, un aspetto del progetto si è rivelato particolarmente nuovo per Fabio: CityLife è stato uno dei primi siti in Italia dove l’installazione degli ascensori è stata realizzata senza ponteggio. Gli esperti montatori hanno dovuto per prima cosa montare i dispositivi di sospensione e i rivestimenti delle pareti nella struttura dell'edificio. Usando argani elettrici, hanno sollevato i componenti in posizione uno per uno per farli aderire alle guide degli ascensori. La cabina è stata quindi installata e collegata al contrappeso. Successivamente, i montatori hanno collegato i cavi elettrici e inserito le porte.
Schindler ha fornito in totale 97 ascensori per le residenze Hadid e Libeskind; 2 scale mobili e 16 ascensori high-rise con PORT Technology servono invece la Torre Libeskind, in completamento nel 2020.
Fonte dell'articolo: Schindler Group Annual Report 2018.